1865: John Tyndall ipotizza che i gas, come il vapore acqueo e l’anidride carbonica,
contenuti “nell’involucro dell’atmosfera” trattengano il calore.
1896: Svante Arrhenius prevede che un aumento della CO2
nell’atmosfera,
causato dalla combustione dei combustibili fossili, porterà al riscaldamento globale e che un raddoppiamento della CO2 nell’atmosfera potrebbe
provocare un innalzamento della temperatura media globale di 5°C. La previsione di questo premio Nobel
(1903) passa
inosservata per oltre 50 anni.