“Lumi per una bellezza invisibile: l’acquedotto Carolino e la sua ombrata straordinarietà”

Oggi nell’aula magna del nostro istituto si è svolta la presentazione del video documentario sull’Acquedotto Carolino – approvato dall’Unesco.

Spettatore d’eccezione il prefetto Raffaele Ruberto, che ha scelto proprio il “Giordani” come primo istituto del territorio, dal suo insediamento a Caserta. Ad introdurre, la dirigente scolastica Antonella Serpico, da sempre attenta sostenitrice del talento dei propri alunni e convinta promotrice di un’idea di formazione sempre più proiettata verso forme efficaci di innovazione. Hanno partecipato anche: l’assessore alla cultura del Comune di Caserta Daniela Borrelli, i funzionari della Reggia Leonardo Ancona e Vincenzo Mazzarella, che hanno riconosciuto nel lavoro presentato uno strumento prezioso di diffusione dell’opera vanvitelliana. Numerose le rappresentanze dei soggetti che hanno, a vario titolo, contribuito al progetto; tra gli altri, i Rotary club di Sant’Agata de Goti, di Caserta, di Valle di Maddaloni, l’Associazione genitori Campania, il Comitato Unicef di Caserta e l’Associazione culturale Luigi Vanvitelli. L’idea progettuale, realizzata dai docenti Rita Raucci, Francesco Ocarino, Francesco Colussi e Basilio Bollecchino con la partecipazione di oltre 60 ragazzi, si è incentrata su un’attività didattico-formativa che portasse in sé, non come scopo ma come costante elemento trasversale, l’apprezzamento consapevole del patrimonio locale, da intendere come risorsa viva. Il risultato più significativo di questa esperienza è stato pertanto il bisogno degli studenti di divulgare, in chiave di contaminazione positiva, la storia e la bellezza di questa rafforzata identità territoriale, contribuendo a diradare l’ombra che per troppi decenni ha offuscato il meraviglioso Acquedotto Carolino.
Il video documentario “Lumi per una bellezza invisibile: l’acquedotto Carolino e la sua ombrata straordinarietà” ripercorre – con la narrazione tratta dalle lettere vanvitelliane e condotta dall’attore Tony Laudadio – i 38 km del tracciato dell’acquedotto carolino, ripropone in maniera assolutamente autentica, i fatti più significativi relativi alla sua realizzazione.

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